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Lettera aperta a Luca Cordero di Montezemolo 

                                       e-mail: mhteam@orion.it    

Sassuolo,  19 maggio 2003

Ill.mo Avv.
Luca Cordero di Montezemolo
Presidente Ferrari/Maserati
presso Ferrari Automobili
Maranello

Gentilissimo Signor Presidente,

    Le chiedo qualche minuto del Suo prezioso tempo perché ho saputo che Lei ha molto a cuore le relazioni con gli appassionati sostenitori dei suoi marchi automobilistici, in particolare mi riferisco a quello Maserati.

    Da qualche anno mi dedico con buon successo all’organizzazione di manifestazioni per auto storiche e sportive moderne, in genere non agonistiche oppure con un aspetto competitivo molto blando, mirando principalmente a creare un ambiente gradevole e adatto a diffondere la Passione per le belle auto anche tra i giovani. Qualche mese fa sono stato avvicinato dal Presidente del Biturbo-Club Italia con la richiesta di organizzare un raduno internazionale per queste vetture a Modena, con una prospettiva di raccogliere una ventina di adesioni.

    Dopo aver valutato il calendario delle manifestazioni già previste ho comunque accettato di buon grado, principalmente perché anch’io sono un appassionato del marchio del Tridente ed orgoglioso proprietario di una meravigliosa Shamal preparata in Maserati sotto la direzione personale dell’ing. Caliri. Ho preso contatto con la Maserati per verificare la possibilità di una visita all’azienda e in un primo tempo il Dottor Soriani, ora trasferito in altra sede, mi diede una risposta positiva, indicandomi le modalità e le regole da rispettare per una visita alla fabbrica nella mattinata del 17. Maggio scorso. Questo sarebbe stato il momento culminante del raduno e del programma che a questo punto è stato definito e comunicato agli interessati. Quando a fine Aprile, come d’accordo con il Dott. Soriani, ho ripreso i contatti con la Maserati per la definizione dei dettagli, degli orari e delle esatte modalità della visita, imparai che il Dott. Soriani non era più al suo precedente posto e che le persone che lo sostituivano non erano affatto informati dell’incombente raduno. Poi venne l’annullamento della visita della fabbrica per motivi logistici interni e l’incontro prospettato nella sala riunione dovette essere annullato a sua volta per indisponibilità dell’ambiente. Tutte ragioni validissime dovute a sfortunate circostanze certamente al di fuori del controllo e della volontà di tutti.

    A questo punto le iscrizioni al raduno avevano comunque già superato le quaranta unità, con adesioni dall’ Inghilterra, dalla Germania, dall’Austria, dalla Svizzera, dalla Croazia e naturalmente da ogni parte d’Italia, comprese Sicilia e Sardegna. Informammo tutti e purtroppo qualcuno decise di rinunciare alla lunga trasferta. Con i vari collaboratori e funzionari di Maserati con cui continuavo a dialogare alla disperata ricerca di creare un “momento Maserati” all’interno di questo raduno, magari breve, informale ma comunque simbolico, inventare un gesto di Saluto e comunque gratificare questi appassionati sostenitori del marchio Maserati, non si riusciva a trovare una soluzione, e detta con sincerità la sensazione che traspariva sempre più chiaramente dai vari colloqui telefonici era che la presenza di una sfilata di vetture provenienti di mezza Europa più che un’occasione di promozione sembrava un fastidio.

   Ho così appreso con sgomento che questa gente non meritava nessuno sforzo da parte della casa Maserati (e ripeto sempre che bastava molto poco per gratificarli). Quando durante un colloquio telefonico con i Sigg. Bruno e Dondi mi venne chiesto che vetture avrebbero partecipato al raduno ingenuamente risposi che erano delle Maserati, tutte Maserati. Ma i Signori volevano sapere che tipo di Maserati, e quando chiesi se c’erano delle Maserati più Maserati di altre venne fuori la sconcertante affermazione che “chi si presenta con una Biturbo di vent’anni fà che vale sette milioni non ci interessa certamente come potenzaiale cliente Maserati.” Alla fine, quasi elemosinando, ottenni una tiepidissima prospettiva di una vettura messa in esposizione in un momento del raduno da definire, ne sarei stato informato.

   Non venni informato di nulla, nessun messaggio o comunicato, ma una vettura venne parcheggiata davanti al Museo Maserati della famiglia Panini che ci ha gentilmente accolto. Se non fossi stato avvisato a voce dal Sig. Matteo Panini in persona, quella vettura poteva appartenere a chiunque delle decine di persone presenti in quel momento. Va da sé che per dei proprietari di volgari Biturbo non si è sprecato nemmeno un catalogo, un depliant, una copia della rivista Maserati, nulla. Che sia il dolce stil nuovo delle relazioni pubbliche della “nuova” Maserati? Confesso che a mia volta l’oggettistica e i poster promozionali offertimi a ”prezzo di costo” non li ho voluti acquistare, per una questione di principio che penso lei comprenderà benissimo. Comunque ho avvisato i convenuti, che hanno applaudito il gesto, esaminato con molto interesse la vettura. Per alcuni dei presenti sarà forse o comunque la prossima Maserati, da mettere in garage accanto alle Biturbo, la Merak, la Bora, la Mistral e altri gioielli della passata produzione.

   Gentilissimo Sig. Presidente, dopo l’annullamento della visita alla fabbrica Maserati abbiamo sofferto di alcune defezioni, ma sabato 17. Maggio 2003 ben 36 vetture Maserati, provenienti da Germania, Austria, Inghilterra, Svizzera, Croazia e Italia hanno sfilato davanti allo stabilimento dove queste vetture sono nate. Al volante c’erano appassionati del marchio Maserati, persone che hanno comprato e sostenuto Maserati quando andava di moda parlarne male sempre e comunque e che sono pronte a preferire il Tridente ancora di più oggi, che se ne parla solo bene. C’erano alla fine oltre settanta persone a rappresentare una parte della storia della Maserati che è molto meno imbarazzante dell’atteggiamento della casa madre stessa nei confronti del suo stesso prodotto e di chi lo ama, acquista, usa e sostiene. C’erano professionisti, imprenditori, dirigenti, accademici e semplici impiegati, ma tutti con la passione per le automobili e molti con più di un pezzo pregiato in garage, non solo Maserati, ma parlando con loro ho appreso delle loro Ferrari, Porsche, Jaguar, Aston Martin, Mercedes e Lamborghini, per restare solo nell’ambito delle sportive, certamente non dei poveracci costretti a comperare dei rottami per darsi importanza con il marchio del Tridente, respinti e quasi ridicolizzati perfino dalla Mamma.

    La valutazione della capacità economica di un potenziale cliente in base alla vettura con la quale si presenta è tristemente superficiale e sciocca, se poi si denigra il prodotto della stessa casa che si rappresenta si pecca anche di autolesionismo. Sia come sia, senza la Biturbo, afflitta da mille problemi iniziali ma decisamente una vettura straordinaria e sempre più matura nel corso della sua ventennale storia, la Maserati oggi non esisterebbe più e certi personaggi, tragici nella loro semplicità di spirito, non avrebbero una poltrona su cui poggiare le budenda e declamare concetti assurdi, deleteri e offensivi della loro stessa clientela.

   Un dirigente della Mercedes ha affermato in occasione di una lunga intervista pubblicata su una nota rivista straniera, che esistono alcuni marchi automobilistici che oggi vengono acquistati solo ed esclusivamente in funzione e consequenza della loro storia. Maserati è sicuramente uno di questi marchi, come probabilmente Ferrari, Porsche, Lamborghini e tutte le altre Supoercar che non hanno una ragione razionale per esistere nel mondo di oggi. Se a queste auto togliamo la storia e ai loro acquirenti la Passione (che è un sentimento ed un’emozione irrazionale!), queste auto muoiono! Altrimenti basterebbe una NSX Honda per avere successo, vettura con l’estetica e le prestazioni di assoluto rispetto, ma senza la storia dei grandi marchi, della grande tradizione, e quindi incapace di accostarsi ai grandi nomi del passato, Maserati compresa! C’è davvero convenienza quindi a scavare un fosso insanabile tra la Maserati di oggi e quella del passato? C’è qualcuno che è sicuro che l’offerta di oggi sia da sola sufficiente per far rinascere l’interesse per la Maserati, mentre si prende allegramente a calci la generazione precedente di clienti e appassionati che nella loro maturazione sarebbero pronti per il prossimo passo e acquistare l’ultima nata della casa che hanno nel cuore?

   Gentilissimo Signor Presidente, spero che vorrà perdonare questo mio sfogo, ma sono certo che anche a Lei questi tristi episodi non possono far piacere. Gli sforzi che si fanno per rilanciare la casa Maserati non devono essere erosi dal malumore alimentato da atteggiamenti che sono perlomeno controproducenti, e lascio a Lei il giudizio e le altre definizioni che sicuramente Le verranno in mente come sono venute in mente e me e ai maseratisti convenuti al raduno.

   Come accennato all’inizio, io non mi occupo solo di Maserati e non sono nemmeno socio del Biturbo-Club Italia, ma ero socio attivissmo del Club Maserati Italia ( che contrariamente a quanto sostenuto dai Suoi collaboratori ha da sempre sede in Viale Ciro Menotti a Modena e non in Sicilia..., il cui consiglio direttivo è composto da quattro membri nominati dalla casa e solo tre membri eletti dall’assemblea dei soci, ed i cui soci vengono sistematicamente ignorati, o forse  peggio ancora volutamente esclusi, da ogni iniziativa della “nuova” Maserati). Mi dedico alle belle auto in genere e alla rievocazione della storia delle grandi competizioni del passato e alla conservazione di quel patrimonio enorme che è rappresentato dalle auto storiche di qualsiasi marca e tipologia. La mia passione personale per le Maserati è la consequenza di alcuni fortunati incontri, oltre che con vetture straordinarie anche con persone molto speciali come per esempio il grande Gigi Villoresi oppure il Sig. Ermanno Cozza, memoria storica insostituibile della Maserati, e tanti altri.

   Ed è in funzione di questa passione che sarà sempre un piacere mettere le mie modeste capacità e quella piccola struttura organizzativa di cui dispongo a disposizione anche della Maserati e dei suoi fedelissimi, sempre che la cosa sia gradita e/o utile. Altrimenti ci saranno certamente decine di altre occasioni per godere delle vetture Maserati, Biturbo comprese, in occasione di incontri multimarca di vario genere, dove le vetture con il Tridente trovano sempre numerosissimi ammiratori e grazie alle loro prestazioni saranno sempre protagoniste spesso al di sopra di auto più blasonate e sostenute.

  Cordiali Saluti

Dr.(h.c.) Mike M. A. Höfer

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Sito Internet: http://www.biturboclubitalia.it                        Indirizzo E-mail: biturboclubitalia@fastwebnet.it

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